La Sala di Balìa
All'interno della sala si svolgevano nel XV secolo le riunioni della Balìa, organo esecutivo dell'antica repubblica senese. Assunse il suo aspetto attuale nei primi anni del Quattrocento a seguito del frazionamento di uno spazio più ampio che comprendeva anche l'adiacente Cappella dei Signori.
All'interno della sala si svolgevano nel XV secolo le riunioni della Balìa, organo esecutivo dell'antica repubblica senese. Assunse il suo aspetto attuale nei primi anni del Quattrocento a seguito del frazionamento di uno spazio più ampio che comprendeva anche l'adiacente Cappella dei Signori.
La sala ospita un ciclo affrescato realizzato tra il 1407 e il 1408. Sulle quattro vele del soffito, spettanti al maestro senese tardogotico Martino di Bartolomeo, sono rappresentate le figure allegoriche di sedici virtù, ognuna delle quali corredata a un cartiglio, la cui funzione era probabilmente quella di fungere da esempi di condotta per i magistrati di Balìa. Alle pareti si dispiega invece un articolato ciclo biografico, realizzato da Spinello Aretino e dal figlio Parri incentrato su sedici episodi della vita di Papa Alessandro III, Il cui pontificato, iniziato nel 1159 e terminato nel 1181, si contraddistinse come un periodo fortemente segnato dalle lotte tra papato e impero. Le scene del ciclo non sono eappresentate in successione cronolgica, ma rappresentano una sequenza di episodi selezionati di spiccata connotazione politica. All'interno della sala è conservata anche una preziosa residenza lignea intarsiata realizzata nel 1410 dal senese Barna di Turino per i consoli di Balìa.