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L'Anticappella

Il piccolo vano, oggi noto come Anticappella, rappresentava nell'assetto quattrocentesco del Palazzo l'accesso all'antico Concistoro.

La decorazione ad affresco di questo spazio, commissionata al pittore tardogotico senese Taddeo di Bartolo, fu realizzata in due tempi: alla prima fase, collocabile nel 1408, appartiene il monumentale San Cristoforo dipinto sulla parete di fondo, mentre alla seconda, compiuta tra il 1413 e il 1414 è riconducibile il ciclo di Virtù ed eroi dell'antichità, che inneggia ai valori repubblicani e si inquadra nel recupero della cultura classica propria del protorinascimento. Nel sottarco, verso la sala del Mappamodo, è rappresentata a monocromo una Pianta di Roma antica. In prossimità della cancellata che delimita lo spazio della Cappella dei Signori è collocata l'acquasantiera realizzata tra il 1434 e il 1438 da Giovanni di Turino. Affisse alla parete di fondo sono invece poste due preziose tarsie lignee quattrocentesche attribuite a Domenico di Niccolò in cui sono raffigurate la Giustizia e la Vergine che raccomanda Siena ad un Podestà inginocchiato. Nella vetrina a sinistra, sono esposte opere di arte orafa del XII e XV secolo, tra le quali la Rosa d'oro, opera del fiorentino Simone di Giovanni Ghini, e una preziosa Pace in rame sbalzato, argento e smalto di manifattura senese databile al 1399-1400.

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Il museo è aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 19:00
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